IN ATTESA DEL SEMINARIO SULLA VIOLA…
Per la loro particolare grazia ed eleganza, le Viole sono state spesso rappresentate dai miniatori ad ornamento di margini, iniziali e bordure dei Libri d’Ore. In questi contesti appaiono con i loro cespi di foglie cuoriformi, oppure recise dagli steli e sparse sulla pagina, a creare, con ombre portate, un effetto “trompe-l’œil”.
Di seguito, due splendide pagine tratte da libri d’ore rispettivamente del XV e XVI secolo, impreziosite da corolle e piante di Viola odorata L.
Infine, le quattro piante di viola delle “Grandes Heures d’Anne de Bretagne”, dipinte da Jean Bourdichon (vedi post precedente): Pensées Tricolors (Viola tricolor L.) Grosses Pensées, Violettes de Mars (Viola odorata L.) e Violettes de Mars (Viola odorata L. bianca).
Osservando queste preziose pergamene, è possibile imbattersi in piccole creature, quali mosche, farfalle e libellule appese agli steli, poggiate lievemente sul bordo di petali, o semplicemente vaganti fra i fiori recisi, a caccia di nettare. La loro presenza dà vita alla pagina grazie al dinamismo della natura animale e dona al lettore il piacere della scoperta di reconditi significati simbolici.
Tra le piante miniate compaiono non soltanto piccoli insetti, ma anche creature di grandi dimensioni, come uccelli e specie esotiche. Il loro inserimento nel contesto decorativo a carattere eminentemente vegetale, avviene attraverso una rappresentazione “fuori scala” dell’animale rispetto ai fiori, dipinti invece a grandezza naturale.
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| Pagina miniata tratta dal Vangelo secondo Luca 1, 26-29 (1510-1515). Houghton Library, Harvard University, USA. |
Da ricordare:
Il 15 e il 22 febbraio 2025 si terrà, presso la Scuola Petali e Pennelli del Monastero di S. Cecilia in Urbe, il Seminario sulla pittura ad acquerello della Viola, pianta dell'antica Spezieria del Monastero.
Non mancate!
AuT














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